Quando avevo 5 anni, mio padre si è trasferito per motivi di lavoro insieme a tutta la nostra famiglia, da Bergamo a Kuala Lumpur.Un altro continente, un’altra lingua e tante altre culture.
Ci siamo trasferiti in corsa, a inizio anno scolastico e senza conoscere una parola di inglese.
Per me poi, si trattava di cominciare la prima elementare. ‘Na cosetta.
Un giorno sono tornata a casa da mia madre, con il mitico School Bus giallo, dicendole “Ho capito che domani devo portare qualcosa a scuola ma non ho capito cosa”.
Se osservo quel periodo oggi, ci vedo i valori intorno a cui avrei costruito la mia vita da lì in avanti: adattarsi, non scoraggiarsi mai e apprendere continuamente.
Sono rientrata in Italia a 10 anni e ritengo quell’esperienza la mia più grande fortuna. Mi ha regalato apertura mentale e un inglese quasi madrelingua.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, solo nei primi 18 anni di vita ho cambiato 6 case, 4 città e 2 continenti.
Oggi ne ho 40 e questa attitudine al cambiamento la porto dietro come la mia più grande ricchezza.
Mi chiamo Cristina Maine, classe 1982, nata a Recco (Genova) ma senza esserci mai vissuta.
Sin da piccola con la famiglia ci siamo spostati molto.
(Conosco però molto bene sia focaccia che trofie al pesto!)
A 5 anni ci siamo trasferiti dall’Italia a Kuala Lumpur (Malesia), dove ho iniziato le elementari alla scuola americana senza conoscere una parola di inglese.
Sono rientrata in Italia a 10 anni e considero quell’esperienza la mia più grande fortuna.
Mi ha dato apertura mentale, inglese quasi madrelingua, e i valori su cui avrei costruito la mia vita: spirito d’adattamento, non scoraggiarsi mai e apprendere continuamente.
A 19 anni ho iniziato come receptionist per poi intraprendere quasi subito la carriera di Executive Assistant.
Ho sempre affiancato C-level Executives (ruoli apicali di realtà internazionali).
Nei miei 20 anni di percorso in ufficio, le ho viste tutte: maschilismo, mobbing, sminuimento.
Il percorso non è stato sempre facile, anzi.
Ma so che quella parte del percorso mi ha fatto crescere e mi ha portato dove sono oggi.
Posso elencarti con chiarezza ogni “beneficio” che ho portato a casa con ogni ingiustizia.
Ho lavorato duro …
Ho imparato a farmi rispettare e ho orgogliosamente costruito un ruolo professionale prima, e poi una carriera nel ruolo.
E poi ho avuto la fortuna di incontrare manager all’avanguardia che mi hanno dato importanti opportunità e che mi hanno fatto amare questa professione.
Sono entrata nelle stanze dorate e ho partecipato alla conversazione.
Ho fatto i viaggi in business class e sono diventata parte del management team come supporto esecutivo.
Oggi il mio obiettivo è quello di darti gli strumenti che avrei voluto in quei 20 anni, perché tu costruisca per te una professione gratificante e di successo.
Lo faccio con la formazione di Mainexecutives.
Amo il teatro e recito da diversi anni, ho il cane più bello del mondo e ci dispiace per gli altri (come recita la famosa canzone).
Mangio paella come se non ci fosse un domani ma rigorosamente nel mio ristorante preferito, e, per gli impegni personali, amo ancora la carta: ho un planner spaziale che ordino tutti gli anni completamente personalizzato.
Quello di quest’anno recita così: Inspire. Focus. Action.
Se non sei ironico e autoironico, io e te duriamo poco.
Credo che il “chi” e “cosa” di cui ci circondiamo influenzino la nostra vita.
Per me è fondamentale evitare gli “anni fotocopia”, in cui non imparo qualcosa e non cresco su qualche fronte.