Come affrontare un colloquio di lavoro come Assistente di Direzione

Non sai qual è l’atteggiamento giusto per un colloquio di lavoro come Assistente di Direzione? Niente paura: ecco un guida per prepararsi al meglio

 

Il tuo attuale lavoro non ti soddisfa più e cerchi nuove opportunità e nuovi sbocchi. Oppure hai appena seguito uno dei nostri corsi da Assistente di Direzione e ti senti pronto a spiccare il volo. In entrambi i casi, è bene sapere come affrontare un colloquio di lavoro da Assistente.

 

Con questa guida voglio darti alcuni consigli utili per dare il meglio e dimostrare che sei proprio tu la persona giusta: andiamo a scoprire insieme, allora, come prepararsi e qual è l’atteggiamento giusto da tenere a un colloquio da Assistente di Direzione

 

Come comportarsi a un colloquio di lavoro da Assistente?

 

Una delle parole d’ordine da non dimenticare per il tuo colloquio di lavoro da Assistente di Direzione è specificare.  A prescindere dalla situazione in cui ti trovi, se hai risposto ad un annuncio di lavoro è perché ti piacerebbe lavorare in quella posizione lavorativa. 

 

Specifica quali sono i motivi che ti spingono a volere quel posto e quali sono gli aspetti del nuovo lavoro che ti farebbero crescere o cambiare in una nuova direzione professionale più soddisfacente. 

 

Potrebbe essere uno o più tra questi aspetti:

 

  • L’azienda per cui stai facendo il colloquio lavora in un settore merceologico che ti ha sempre affascinato;

 

  • Il ruolo supporta uno specifico reparto che vorresti approcciare (project management, HR, sales, ecc.);

 

  • La job description riporta attività che ti interessano particolarmente e che non hai l’opportunità di gestire nel tuo attuale lavoro;

 

  • L’annuncio di lavoro parla di una crescita nel ruolo che l’azienda per la quale lavori attualmente non ha intenzione di perseguire.

 

Hai scelto su cosa focalizzarti? Passiamo allora agli altri consigli della mia lista.

 

Colloquio di lavoro da Assistente: qual è l’atteggiamento giusto?

 

Per prima cosa, mantieni la calma e respira: per il recruiter, sei un candidato come un altro. Non occorre che tu dica perché vuoi andare via dalla tua attuale azienda.

 

In generale, in un colloquio non ci si sofferma troppo sul motivo del cambiamento, ma sulle tue competenze e la tua volontà a coprire la nuova posizione. Hai le competenze necessarie a un Assistente di Direzione? Mostrale e dimostra la tua motivazione. 

E nel caso di una situazione negativa in ufficio? Qual è l’atteggiamento da tenere?

 

Se l’azienda per cui stai lavorando è una realtà grossa e un nome conosciuto nella tua area, avrà già una reputazione fra gli HR e i recruiter delle altre aziende. È probabile che tu abbia bisogno di dire davvero poco: il recruiter potrebbe farti poche domande proprio perché conosce già le risposte e non vuole metterti a disagio. 

 

Quando le realtà sono grosse (a maggior ragione, se le aree geografiche sono piccole), è facile che molti abbiano il cugino, il parente, l’amico o il vicino di casa che lavora lì. Quando la cultura aziendale è tossica, le voci corrono.

 

Come prepararsi a un colloquio di lavoro da Assistente di Direzione

 

Prepara un discorso chiaro e lineare che spieghi perché stai cercando un nuovo lavoro. Puoi far capire di non essere soddisfatto della tua attuale situazione lavorativa, ma non parlare male dell’azienda per cui stai lavorando. Concentrati sui motivi che ti attraggono verso la nuova azienda e non sui motivi che ti spingono via dall’azienda attuale. 

 

Altra cosa importante: non mentire. Chiunque dica bugie in colloquio, viene smascherato. Il colloquio di selezione è una situazione in cui sei vulnerabile, stai scommettendo sul tuo futuro, e nel momento in cui proverai a mentire, il nervoso sarà palpabile. 

 

Se il recruiter avrà il minimo sentore che non sei trasparente, non rischierà mai di assumere qualcuno che potrebbe rivelarsi sleale. 

 

Sono vittima di mobbing: cosa dire a un colloquio di lavoro da Assistente? 

 

Il mio consiglio è di non dire nulla, ma non perché tu debba vergognarti di qualcosa. Non hai sbagliato niente: i motivi che spingono un manager a fare mobbing sono diversi e arrivano tutti da luoghi che non ti riguardano.

 

Le domande che mi vengono fatte più spesso da Assistenti di Direzione in questa situazione sono “Cosa ho sbagliato?”,Come giustifico il fatto che sto subendo mobbing?”,Come faccio ad evitare che il recruiter capisca questo mio errore? Come verrà giudicato?”.

 

L’idea che ti si legga in faccia il tuo “terribile segreto” è un prodotto della tua ansia. È ingiusto che sia tu a dover trovare un modo di fare lo slalom fra gli argomenti tabù. Dovresti poter dire chiaro e tondo: “Sto subendo mobbing. L’unica soluzione rimasta per me è cambiare lavoro.” 

 

Chi sbaglia è l’azienda che ti fa mobbing, non tu che ne parli.

  

Perché allora ti suggerisco di fare un colloquio da Assistente di Direzione senza affrontare l’argomento? Perché guadagnare fiducia diventa difficile se la persona che ho di fronte parla male di qualcuno che non c’è, a prescindere da chi sia la persona in questione e se abbia torto o meno. 

 

È un tema affrontato nel libro “The Speed of Trust” di Stephen M.R. Covey.

 

Un fondamento su cui si costruisce fiducia in un nuovo rapporto è l’integrità. Uno dei comportamenti tramite cui individuiamo l’integrità in qualcuno che non conosciamo è quando “parla bene di chi non c’è”. Al contrario, se qualcuno che non conosco mi parla male di chi non c’è, questo farà scaturire in me poca fiducia. 

 

Il recruiter non ti conosce ed è normale che non abbia tutti gli elementi per valutare una situazione così complessa. Denunciare il mobbing è giustissimo: non è però il colloquio la sede in cui farlo, è lo studio di un avvocato. E ricorda: non c’è nulla di cui tu ti debba vergognare o che tu debba temere.

 

La cosa peggiore di una dinamica di mobbing è che lede la tua autostima. Ci riesce anche con le persone più sicure di sé. Ti convinci di non saper fare il tuo lavoro, di aver sbagliato carriera, di non meritare rispetto come persona: ecco perché tremi anche al pensiero di metterti in gioco in un colloquio di lavoro.

 

Consigli per il tuo colloquio di lavoro come Assistente di Direzione

 

Affrontare un colloquio di lavoro come Assistente di Direzione può spaventare, è normale, ma ricordare i miei consigli ti sarà senz’altro di grande aiuto per trasformarlo in un momento vincente. 

 

  • Specifica perché vorresti lavorare per quella determinata azienda e in quel ruolo;
  • Mantieni la calma e respira;
  • Dimostra le tue competenze e la tua motivazione;
  • Prepara un discorso chiaro;
  • Non parlare male della tua attuale azienda;
  • Non mentire.

 

Ora fai un bel respiro, clicca sul tasto “Candidati” e ricorda: io faccio il tifo per te.

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